Delibera ARERA 385/2025: nuovi obblighi per impianti fotovoltaici ed eolici
Data di pubblicazione: 28 Novembre 2025

Delibera ARERA 385/2025: nuovi obblighi per impianti fotovoltaici ed eolici

Delibera ARERA 385/2025 e CCI: tutto quello che gli impiantisti devono sapere

La crescita rapida degli impianti fotovoltaici ed eolici in Media Tensione ha reso necessaria una gestione più avanzata e sicura delle reti elettriche. Con l'aumento della produzione da fonti rinnovabili - non programmabili e sempre più diffuse - la rete nazionale deve oggi garantire continuità, stabilità e capacità di intervento rapido in caso di criticità.

Per rispondere a queste esigenze, ARERA ha pubblicato la Delibera 385/2025, che introduce l'obbligo di installare il Controllore Centrale di Impianto (CCI), come definito dalla Norma CEI 0-16, su tutti gli impianti fotovoltaici ed eolici pari o superiori a 100 kW connessi in Media Tensione, sia nuovi che già in esercizio

 

Cosa è il CCI e a cosa serve, in parole semplici

Il CCI è "il cervello di coordinamento" dell'impianto, il dispositivo che permette al Distributore (DSO) e all'impianto di comunicare in modo sicuro e continuo e immediato. 

 

Perché è obbligatorio? 

La sua presenza è necessaria per garantire: 

  • maggiore sicurezza e stabilità della rete elettrica nazionale
  • la possibilità, per il DSO (sotto supervisione di Terna), di modulare la potenza immessa in rete
  • un intervento rapido in caso di sovraccarichi o criticità 
  • un distacco graduale e controllato delle sezioni dell'impianto quando richiesto

Dal punto di vista tecnico il CCI:

  • comunica con il DSO tramite fibra ottica
  • comunica con gli inverter tramite protocolli come RS485, TCP/IP e altri standard
  • acquisisce e invia parametri fondamentali tra cui: stato degli interruttori, valore tensione lato MT tramite TV, valore della corrente lato MT tramite TA, ulteriori dati richiesti dal DSO.

 

Una volta installato e configurato, il sistema deve superare i test e le verifiche del DSO. In caso di esito negativo, il distributore contatta il cliente o il progettista per richiedere adeguamenti tecnici.
È inoltre richiesto che l'impianto mantenga aggiornati i livelli di cybersecurity, attraverso l'aggiornamento delle chiavi crittografiche per tutta la vita utile del CCI. 

Chi deve installare il CCI e tempistiche

Sono soggetti all'obbligo tutti gli impianti FV ed eolici ≥ 100 kW in MT. Per i nuovi impianti, i produttori devono installare il CCI ed attivare la funzionalità PF2 entro la data di entrata in esercizio dei medesimi impianti di produzione.
Per gli impianti di produzione già esistenti, la normativa definisce scadenze precise in base alla potenza installata.

Ecco come devono procedere i produttori: 

  • Impianti ≥ 1MW: chi dispone di un impianto di questa fascia e risulta già conforme alla Delibera 540/21/R/eel deve semplicemente attivare la funzionalità PF2 e comunicare l'avvenuta attivazione al distributore entro il 28 febbraio 2026.
    Se invece l'impianto non aveva ancora adempiuto ai requisiti della 540/21, è necessario installare il CCI, abilitare la PF2 e inviare la comunicazione entro la stessa data. 
  • Impianti da 500 kW a 1 MW: in questo caso l'obbligo è più articolato. Occorre installare il Controllore Centrale d'Impianto, attivare la PF2 e trasmettere la dichiarazione di adeguamento all'impresa distributrice entro il 28 febbraio 2027
  • Impianti da 100 kW a 500 kW: anche per gli impianti di taglia medio-piccola sono richiesti gli stessi interventi - installazione del CCI, abilitazione della PF2 e comunicazione finale, con scadenza finale il 31 marzo 2027

Impianti nuovi ed esistenti in base alla classe di potenza: tabella riepilogativa

Obblighi e sanzioni per chi non si adegua alla Delibera 385/2025

Gli impianti che non risultano adeguati entro le scadenze previste dalla Delibera ARERA 38/2025 sono soggetti a conseguenze rilevanti.
In primo luogo, viene sospesa l'erogazione delle partite econimiche del GSE, inclusi eventuali incentivi e la valorizzazione dell'energia immessa in rete. Questo comporta un impatto economico immediato per il produttore.

Nei casi di inadempienza prolungata, e qualora l'impianto continui a non soddisfare i requisiti tecnici richiesti, è previsto anche il distacco dell'impianto dalla rete elettrica, con un'interruzione completa dell'esercizio fino al primo ripristino della conformità.
In sintesi, il mancato adeguamento non solo espone l'impianto a perdite economiche significative, ma compromette anche la continuità del servizio e l'affidabilità dell'intero sistema elettrico.

 

Delibera Arera 385/2025: obblighi e scadenze per gli impianti esistenti

 

Contributi economici per gli impianti esistenti 

Per favorire l'adeguamento degli impianti, la Delibera ARERA 85/2025 introduce un sistema di contributi forfettari, pensato per sostenere economicamente produttori e installatori. L'importo del contributo varia in base a due fattori: la potenza dell'impianto e la tempestività con cui viene comunicato l'avvenuto adeguamento. 

In pratica, chi interviene prima ha diritto a un contributo maggiore, mentre chi si adegua più tardi ottiene un importo ridotto. 
Questo meccanismo incentiva una pianificazione rapida dei lavori e permette di ammortizzare parte dei costi legati all'installazione del CCI e all'attivazione della funzionalità PF2. 
Un'opportunità concreta per chi sceglie di mettersi in regola nei tempi previsti, evitando sanzioni e beneficiando di un sostegno economico aggiuntivo. 

 

Contributo forfettario per l'adeguamento degli impianti esistenti di potenza 100 kW ≤ P < 1MW 


Perché adeguarsi alla Delibera ARERA 385/2025?

Bisogna adeguarsi alla Delibera ARERA 385/2025 per garantire la sicurezza e la stabilità della rete elettrica nazionale e per evitare sanzioni, blocchi economici o contrattuali. 

Per gli installatori e i progettisti diventa un'occasione concreta per ampliare la propria offerta, specializzarsi in una tecnologia sempre più diffusa e rispondere in modo completo alle esigenze dei produttori. 
Il CCI permette infatti di gestire meglio le dinamiche di rete, di monitorare più parametri in tempo reale e di assicurare una continuità di servizio che, in assenza di adeguamento, potrebbe essere compromessa. 

 

Il supporto di Edif

In questo percorso Edif affianca quotidianamente installatori e progettisti mettendo a disposizione: 

consulenza tecnica qualificata

prodotti certificati e compatibili con i requisiti dei distributori

supporto nella scelta del CCI più adeguato

assistenza nella verifica della compatibilità con inverter e dispositivi di campo

supporto operativo nella configurazione tramite i fornitori partner

consulenza sui prodotti accessori al CCI come TV, TA, fibra ottica e quanto altro necessario


Prepararsi per tempo è fondamentale: farlo con un partner competente rende il percorso più semplice, sicuro e rapido. 

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