Obbligo di qualifica per la manutenzione impianti antincendio: cosa cambia dal 25 settembre 2025
Data di pubblicazione: 22 Luglio 2025

Obbligo di qualifica per la manutenzione impianti antincendio: cosa cambia dal 25 settembre 2025

A partire dal 25 settembre 2025 entrerà ufficialmente in vigore un cambiamento importante nel settore della manutenzione degli impianti antincendio: tutti i tecnici che eseguono attività di controllo, verifica e sorveglianza su impianti, attrezzature e sistemi antincendio dovranno essere in possesso di una qualifica professionale.

Questa novità, introdotta con il Decreto Ministeriale 1° settembre 2021 — il cosiddetto Decreto Controlli — e confermata dai successivi aggiornamenti normativi, ha lo scopo di uniformare le competenze dei manutentori e di garantire la sicurezza degli impianti su tutto il territorio nazionale.

Il DM 13 settembre 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 settembre, ha fissato in modo definitivo la scadenza del 25 settembre 2025 per il possesso della qualifica. Nessuna ulteriore proroga è prevista. Tuttavia, c'è una buona notizia: non è necessario aspettare l’esame per continuare a lavorare. Basta registrarsi sul portale ufficiale e ottenere il Nulla Osta Transitorio (NOT) per essere in regola durante il periodo di transizione.

E se non sai da dove cominciare, non preoccuparti: ti spieghiamo noi passo dopo passo come registrarti e ottenere il NOT.

Il contesto normativo: perché serve la qualifica

Il nuovo obbligo si inserisce nel quadro previsto dal D.Lgs. 81/2008, art. 46, che disciplina le misure di prevenzione incendi nei luoghi di lavoro. Il Decreto Controlli ha reso operativo questo principio, definendo i criteri per la manutenzione-impianti-antincendio e fissando i requisiti professionali dei manutentori. L’obiettivo è chiaro: assicurarsi che ogni intervento sugli impianti antincendio sia svolto da personale effettivamente competente, riducendo il rischio di errori o malfunzionamenti. Fino ad oggi, il settore ha operato con margini di ambiguità. Con l’entrata in vigore del nuovo regime, si impone una maggiore responsabilità individuale, indipendentemente dal ruolo aziendale o contrattuale.

A chi si applica l’obbligo

L’obbligo riguarda chiunque esegua attività di manutenzione o verifica su un impianto antincendio, a prescindere dal tipo di contratto o dalla struttura organizzativa. Che tu sia titolare, dipendente, collaboratore o libero professionista, sei personalmente responsabile della tua abilitazione.

Tra le apparecchiature coinvolte ci sono:

  • Estintori portatili e carrellati
  • Reti idranti
  • Porte tagliafuoco
  • Sistemi sprinkler
  • Impianti a gas, schiuma, aerosol, acqua nebulizzata, polvere
  • Rivelatori di fumo e sistemi di allarme incendio
  • Sistemi di evacuazione fumo e calore, EVAC, SVOF

Importante: se lavori su più tipologie di impianto, dovrai sostenere esami distinti per ciascun presidio. Non basta un solo attestato per operare su tutte le attrezzature.

 

Come ottenere la qualifica: iscrizione online e percorso semplificato

Il primo passo è accedere al portale ufficiale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.Da qui parte tutto: l’iscrizione, la selezione del tipo di impianto, il caricamento dei documenti e il pagamento delle quote previste. È tutto digitale e molto più semplice di quanto si pensi.

Ti serve solo:

  • Un’identità digitale (SPID o CIE);
  • Un curriculum aggiornato;
  • I documenti che dimostrano la tua esperienza o formazione.

Il sistema ti guiderà in ogni fase, segnalando eventuali errori o mancanze.

Caso 1 e Caso 2: scegli il percorso più adatto

Il decreto prevede due modalità di accesso alla qualifica, in base al tuo profilo:

  • Caso 1: è la strada obbligatoria per chi non ha almeno tre anni di esperienza documentata nel settore. Prevede un corso formativo obbligatorio e un esame completo, che include una prova scritta, una pratica e una orale. Il curriculum può essere presentato facoltativamente per ottenere punteggio aggiuntivo.
  • Caso 2: pensato per chi ha almeno tre anni di esperienza nel settore maturati entro il 25 settembre 2022. In questo caso non serve frequentare un corso: si accede direttamente a un esame semplificato, limitato alla prova oral-pratica e alla valutazione obbligatoria del curriculum.

Durante la registrazione sul portale potrai selezionare il tuo caso e allegare la documentazione necessaria.

Al fine di uniformare il giudizio sul CV, la circolare 19631 (che puoi scaricare cliccando QUI) dei Vigili del Fuoco riporta la seguente tabella:

Il NOT: la chiave per continuare a lavorare subito

Ecco il punto fondamentale: anche se l’obbligo di qualifica scatta dal 25 settembre 2025, puoi continuare a lavorare fin da subito, purché tu abbia completato l’iscrizione al portale e ottenuto il Nulla Osta Transitorio (NOT).

Il NOT è un’autorizzazione provvisoria, rilasciata a seguito della verifica formale della tua documentazione, che ti consente di operare in regola fino alla data dell’esame e comunque non oltre il 25/09/2025.

Ogni NOT è collegato a una specifica tipologia di impianto e ha valore legale a tutti gli effetti.

Registrarsi e ottenere il NOT è un processo semplice, guidato e rapido. Non servono competenze informatiche avanzate: il sistema ti accompagna passo dopo passo.


Le scadenze da non perdere

  • Fino al 25 settembre 2025: puoi operare con il solo NOT
  • Dopo il 25 settembre 2025: potrai lavorare solo se in possesso della qualifica definitiva

I tecnici che hanno frequentato corsi iniziati entro il 25/09/2022 e conclusi entro il 31/12/2022 possono accedere direttamente all’esame ridotto (Caso 2), se la formazione è stata erogata da enti accreditati.

 

Validità e aggiornamenti

Una volta ottenuta, la qualifica ha validità di 5 anni. Al termine di questo periodo, è necessario frequentare un corso di aggiornamento, che abbia una durata pari ad almeno il 50% delle ore teoriche del corso iniziale.
Chi non aggiorna la propria qualifica sarà sospeso dagli elenchi pubblici e non potrà più esercitare fino al completamento dell’aggiornamento.


Se non superi l’esame? Nessun dramma

Il sistema prevede una seconda possibilità. Se non superi l’esame al primo tentativo, puoi ripeterlo una sola volta.
Se anche la seconda prova ha esito negativo:

  • nel Caso 1 dovrai ripetere il corso formativo;
  • nel Caso 2 dovrai iniziare un nuovo percorso di formazione abilitante.

Chi organizza i corsi e gli esami

Solo i Soggetti Formatori accreditati possono erogare i corsi e organizzare le sessioni d’esame. Devono essere registrati e riconosciuti dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e operano attraverso centri di formazione dotati di attrezzature adeguate. Le autorizzazioni hanno validità triennale e devono essere rinnovate. In caso di mancato rinnovo, il centro perde automaticamente l’abilitazione e viene escluso dagli elenchi ufficiali.


Conclusioni: agire oggi conviene

Il nuovo obbligo per la manutenzione-impianti-antincendio rappresenta una svolta per tutto il settore. Ma affrontarlo è più semplice di quanto sembri: basta registrarsi online e ottenere il NOT per continuare a lavorare fino al 25 settembre 2025 senza interruzioni. Nel frattempo, puoi prepararti con calma all’esame e scegliere il percorso più adatto al tuo profilo. Mettersi in regola non è solo un dovere, ma anche un’opportunità per distinguersi, offrire un servizio più sicuro e rafforzare la fiducia dei tuoi clienti.

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